Carissimi socie e amici, con la celebrazione della “festa d’Avvento” dell’11 dicembre scorso, non solo si è concluso il mese di dicembre, ma è arrivato il momento di fare il consuntivo di fine anno e le previsioni per il prossimo. Intanto, il mese di dicembre. E’ ora, invero, il momento di salutare gli amici “dell’Agimus” che con i loro concerti hanno rinvigorito la domanda di musica classica mai soddisfatta pienamente nei tempi attuali di crisi. Proprio in dicembre splendidi concerti ci hanno introdotto alle festività di Natale e Capodanno, testimoniando l’impegno dei maestri Cappellani e Salerno, managers dell’associazione musicale, bravi nel proseguire seriamente il percorso intrapreso. E pari sarà il nostro impegno nel favorire la loro faticosa marcia, considerate le pari difficoltà che i tempi tristi ci hanno riservato e che non cesseranno di affliggerci nell’anno che verrà, forse il più arduo per la persistente crisi non solo economica che attanaglia la cultura italiana. Situazione che Fernando Gioviale ha magistralmente disegnato nella eccezionale conversazione da Lui tenuta sulla commedia La resistibile ascesa di Arturo Ui, opera apparentemente minore di Bertold Brecht, quando il Nostro Relatore ha razionalmente dedotto non solo la realtà di un potere che attrae l’uomo fino a farne uno strumento malefico di ingiustizia e di terrore; ma anche il ruolo di una Provvidenza che salva gli uomini, ma che gli uomini devono sapere cogliere giorno per giorno: E, voi imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancora fecondo. Così dice Brecht nell’ultimo versetto del dramma, le cui coordinate svelate dall’accattivante relazione di Gioviale, sembrano valere ora e sempre, come la sapienza cristiana non smette di avvertire per bocca di Papa Francesco. Riassumere la relazione di Fernando Gioviale senza sminuirne il messaggio è impresa titanica e perciò ci fermiamo, non evitando di ricordare la viva voce del Relatore che già è presente sul Nostro sito, servizio che con tanta devozione ci viene offerto da Concetto Baronessa per le foto e le riprese audiofoniche; da Vincenza Salamone per la rielaborazione cartacea ed elettronica; e da Francesco Porzio, ottimo curatore del sito, soci cui va il nostro pieno plauso per il lavoro finora prestato e per quello programmato per il 2014, anno di iniziativa per nulla inferiore all’attuale. Anzi, la complessità di questo programma va subito rilevata. Cominciando dai relatori, sono già avviati proficui contatti con Marino Freschi, insigne germanista; Gianenrico Rusconi, storico e politologo; Volker Hoffmann, un piacevole ritorno di un amico di Monaco di Baviera, studioso di letteratura tedesca, collaudato specialista di Von Platen e di nuovo a Siracusa per celebrare i 200 anni dalla nascita di von Chamisso, scrittore tedesco che ci pare opportuno ricordare in Italia, dove è ancora poco conosciuto. E poi, su von Platen, nel tradizionale anniversario della sua nascita, Gunnar Och e Mario Rubino parleranno dei Polenlieder, odi patriottiche mai trattate nelle rievocazioni del grande poeta morto a Siracusa. Inoltre, gli storici Domenico Ligresti e Fancesca Gringeri, ci parleranno della Sicilia spagnola dei non pochi viaggiatori stranieri di lingua germanica che l’hanno attraversata dal secolo dei lumi fino ad oggi. Un occhio particolare verrà dato alla filosofia contemporanea, con gli interventi di Roberto Fai e Pucci Amato, che presenteranno i loro recenti scritti anche nei caffè letterari, altra serie di manifestazioni che mensilmente teniamo al “lounge bar Cumanà” di viale Teracati che ringraziamo per l’accoglienza. E poi due più che auspicati ritorni: in settembre, Sandro Turrini, fisico di Bologna, a 10 anni dal Suo primo intervento su Einstein, ci intratterrà su un altro geniale fisico tedesco, Heisenberg. A dicembre, poi, il terzo intervento di Fernando Gioviale, punto di forza inesauribile del nostro viaggio nella cultura tedesca. Ultimo, ma non di minore importanza, Riccardo La Cara, che, in occasione della giornata della memoria di fine gennaio, racconterà di un episodio avvenuto durante lo sbarco alleato alleate in Sicilia nel 1943, quando una piccola suora salvò dal plotone d’esecuzione americano un gruppo di prigionieri tedeschi, finiti nelle mani del generale Patton, non meno sanguinario dei nazisti che massacrarano a Auschwitz San Massimiliano Kolbe. Chiuderà l’anno la consueta “festa d’Avvento”, che quest’anno ha visto la sentita partecipazione dei soci e la commossa presenza di Don Camillo Messina e del pastore Luterano Andreas Latz. Che dire, poi, della fattiva collaborazione dei soci onorari, Corrado Piccione, Remo Romeo e Gaetano Bellomo. Sempre presenti in spirito e spesso materialmente suggeritori indispensabili per la riuscita del nostro Cammino. Infine non possiamo tacere di due amici catanesi, Luigi Sanfilippo, guida perfetta nelle passeggiate culturali nella nostra provincia e Giuseppe Testa, che dalla colonne della Sicilia ci sostiene con immutato interesse. Martedì 14 gennaio, riprenderanno, allora i caffè letterari, parlando con Mario Valstro di Hans Fallada, osservatore della crisi sociale del ’29, oggi così attuale; il 24 gennaio terremmo l’annuale assemblea dei soci; il 31 gennaio, torneremo al cinema ancora con Bertold Brecht. Vi ingraziamo per il Vostro fedele sostegno e via auguriamo Buone Feste.
Avv. Giuseppe Moscatt
6-DICEMBRE-2013 PROF. FERNANDO GIOVIALE |
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11-DICEMBRE-2013 ADVENTSFEIER |
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