Rivista Incontri 11/01/2013

Carissimi soci e amici, riprendono le nostre conversazioni culturali italo-tedesche con la presentazione della rivista trimestrale di cultura siciliana, Incontri: la Sicilia e l'altrove, tenuta alla “GalleriaRoma”, l'11 gennaio scorso, non a caso scelta per essere la sede più idonea per rappresentare un cammino trasversale di valori e territori. Già tenemmo a battesimo a Siracusa la rivista Agorà, di analogo tenore, lo scorso inizio d'anno, alla presenza di Elio Micciché, all'epoca collaboratore, e oggi editore autonomo della nuova rivista. Due relatori d'eccezione, già componenti del Comitato Scientifico – il prof. Domenico Ligresti, ordinario dei storia moderna dell'Università di Catania e il dott. Luigi Sanfilippo, territorialista e dottore di ricerca nello stesso ateneo – hanno brevemente introdotto i primi due fascicoli del 2013 dove primeggia lo spirito della pubblicazione, vale a dire l'essere il Mediterraneo, e la Sicilia al suo centro, un mare dai confini variabili (come intitola Maurice Aymard) e come ribadisce Paolo Militello, in anteprima al secondo fascicolo. Anzi, Luigi Sanfilippo, nel descrivere una lettera inedita di Giuseppe Gemellaro, ci fornisce il contesto culturale di un paese del retroterra catanese sotto il Regime di Ferdinando II, in piena epoca risorgimentale, rivenendo un fermento scientifico in evoluzione, visto che dalla lettera di Giuseppe Gemellaro al rev. Don Giuseppe Bruno, emerge la necessità di rinforzare la spinta autonomista del piccolo borgo di Licodia rispetto al potere dei monaci benedettini. Dalla lettura, cioè, Sanfilippo ricostruisce un profilo risorgimentale non di poco rilievo: il ruolo degli scienziati nel processo di formazione di una classe dirigente nazionale pronta ad assumere le redini del nuovo stato unitario (e la parallela esperienza di Alessandro Rizza a Siracusa ne conferma la tesi). Nondimeno, Domenico Ligresti, in armonia alla recentissima ricerca da Lui curata – La cultura scientifica nella Sicilia borbonica. Saggi, Catania , 2011) – ha rilevato come la Paleontologia Siciliana era perfettamente in linea con le conoscenza e le metodologie discusse e praticate nella comunità scientifica europea alla metà del secolo decimo nono. Infatti le brevi biografie del monaco basiliano Eutichio Ajello e il barone Francesco Anca costituiscono le prove più evidenti della grande circolazione di uomini e mezzi lungo le coste della Sicilia nell'età moderna e contemporanea. Uomini di scienza che testimoniano, contraddittoriamente alla storiografia dominante, come la Sicilia sia stata luogo di incontro e di scambio di culture varie, dove la contaminazione delle idee ha portato all'esportazione dei nuovi modelli culturali nel mondo, a mano a mano che il circuito economico produttivo si sia espanso dal Mediterraneo a Mare del Nord, fino all'Atlantico e poi al Pacifico, come studiò il Braudel nelle sue note ricerche. E qui entra in gioco proprio la nostra Associazione: se lo spirito dell'Acit è quello di ritrovare un ponte fra la cultura mediterranea e il Nord Europa; allora lo scopo di Incontri non poteva non essere comune. Invero, solo a rileggere l'articolo di Sanfilippo – e la splendida raccolta di saggi di Ligresti, ovvero i saggi introduttivi di Aymard e di Militello – le premesse delle cultura tedesca alle falde dell'Etna è di palmare evidenza. L'opera del barone Sartorius Wolfang Waltershausen Der Aetna del 1852 è ancora il testo base delle ricerche vulcanologiche attuali (e anzi il prof. Ligresti ci ha promesso di venire a relazionare sulla recentissima opera di traduzione in italiano dell'eminentissimo scritto vulcanologico). Nondimeno, il prof. Ligresti ha lanciato una proposta di alto valore storico: la cernita di tutte le associazioni culturali che operano nel territorio, al fine di rappresentare una rete capillare che ridisegni le radici culturali e storiche di quelle contaminazioni culturali che rafforzano il ruolo trainante della scilianità nel mondo, quasi la corrispondenza speculare della letteratura di viaggio in Sicilia inaugurata da Goethe e proseguita da Platen. Una serata densa di suggestioni e di proposte operative anche per gli amici della Galleria, cui non mancheranno stimoli ed idee per il loro percorso.

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