La seconda conferenza programmata nel mese di febbraio – il 24 u. s. – ha visto come relatore il prof. Nello Amato, eminente studioso di cultura latina e greca, nonché Presidente della Società Siracusana di Storia Patria. In premessa, abbiamo ricordato le conclusioni del prof. Federico Cresti, relatore della precedente conferenza dell’8.2. u.s. Questi nel parlare dell’avventura coloniale in Libia dell’Italia, aveva posto sui piatti della bilancia della storia, da una parte il processo di civilizzazione e dall’altro la strage del popolo libico, chiedendosi se il peso della responsabilità del popolo conquistatore poteva essere giudicato superiore ai diritti del popolo conquistato. E se ciò poteva rinvenirsi in altri eventi della storia, ivi compresa la conquista romana delle Gallie del Nordeuropea.In altre parole, alla luce della nota distinzione che Thomas Mann aveva esposto nelle Considerazioni di un impolitico – da noi più volte studiata negli ultimi appuntamenti letterari – se fra Kultur e Zivilisation – quale fosse il punto di mediazione. Cresti si chiedeva cioè se la Zivilisation italiana aveva soffocato la Kultur libica senza un adeguata contro partita in termini economici, come è avvenuto.
Ma lo stesso poterebbe dirsi della civilizzazione romana rispetto alla Kultur germanica? Il prof. Amato, in modo estremamente brillante, ha provato a mediare, partendo da Cesare che incontra il mondo germanico, combattendo Ariovisto, ma anche illuminando la quasi ignoranza che fra il 60 ed il 55 a.c. regnava sul mondo dei germani.
Inoltre come il popolo dei Germani aveva avuto un grande studioso tedesco nella persona di Sigmund Fischer Fabian, recentemente scomparso; nondimeno, Nello Amato si è posto a sviscerare la Germania del De Bello Gallico, disegnato da Giulio Cesare, che non disdegnò di porlo in cattiva luce, pur nel rispetto della sua diversità. Non fu un semplice disprezzo come avvenne per Tacito, un secolo e più dopo. Fu piuttosto un primo impatto, con luci e ombre, ottimamente individuate dall’Oratore. Quanto al giudizio della bilancia della storia, se lo squilibrio a danno del popolo germanico fu compensato da un storia europea integrata fra Roma e Germania in una sintesi culturale che possa far superare le innumerevoli mende della conquista romana, agli ascoltatori l’ardua sentenza.
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