La mattína dí venerdì 29 aprile si è svolta, presso il Cimitero Miltare Germanico dí Motta 3. Anastasia (Catania), in occasione del suo restauro, una cerimonia per le onoranze ai Caduti in Sicilia, nella seconda Guerra Mondrale, nei fatti d'arme del luglio-agosto 1943.
Erano presentÍ : un numeroso gruppo di Familiarl dei Caduti , rappresentanze delle A.C.I.T. (fra cui quella di Siracusa) e de1la Colonia tedesca della Sicilia Orientale e quelle militari, civili e religiose italiane e tedesche.
Fra queste, che hanna svolto brevi interventi, il Sindaco di Motta S. Anastasia Dr. Angelo Giuffrida, il Console Generale della Repubblica Federale di Germania. Christian Much, il Console 0norario Dr. Nunzío Turiaco e rappresentanti del Servizio Onoranze Caduti Germanici.
Vi erano, ancora i Labari delle Associazioni Italiane Combattenti e Reduci, dei Carabnieri e dei Paracadutisti in congedo, Ufficiall e la Banda militare della Brigata Aosta.
Le celebrazioni Ecumeniche sono state tenute, insieme, dalla Pastora Evangelica Christa Wolf e dal Cappellano Militare italiano Don Giovanni Salvia.
In questo Cimitero di Guerra riposano ed i loro nomi sono scclpiti nel marmo nero, 4552 Caduti; 400 di questi sono soldati Ignoti,
Alla fine della commovente Cerimonia, la Banda Militare ha suonato il "Silenzío fuorí ordinanza" ed una vecchia canzone militare tedesca "Io avevo un buon camerata" oltre g1i Inni nazionali italiano e tedesco.
Profonde ed amare rlflessioni, certamente, avranno fatto tutti i presenti a seguito degli interventi degli Oratori, specie quelli del Console e della Pastora su dolorosi eventi, come le guerre.
In quel posto di Pace, di Pace eterna, come può essere un Sacrario di Guerra, gli eventi belIíci, da quando l'umanità esiste, quasi sempre, hanno avuto luogo in nome di falsi criteri "umanitari" per mascherare, invece, concreti interessi economici, materiali.
Poche volte per meri motivi ideologici.
E' stato quello degli 0ratori un appello, accorato, alla "moderazione" per risolvere almeno da domani i vari e complessi problemi dell'umanità di oggi con concreti – anche nel tempo – atti di Pace.
Nel ricordo e nel rimpianto per le tante vite perdute di giovani e vittime civili a seguito di guerre, ben vengano presi seri impegni di mantenere la Pace sopratutto per le nuove generazioni che seguiranno.