La scelta di presentare a Siracusa la rivista Agorà, periodico di cultura siciliana discende da due ordini di fattori: da una parte, verificare e aggiornare temi storici locali in armonia al solco della collaudata linea critica storiografica del ‘900, che ha voluto ripartire dal particolare per rileggere l’universale, per capire cioè dal profondo il progresso – o la involuzione – della società siciliana negli ultimi secoli, soprattutto dopo la fine dell’età agraria ed il nascere timido – e poi sempre più impetuoso – della società industriale e commerciale.
Di qui, la sottolineatura dei secoli XVII° e XVIII°,punti di svolta di quel passaggio, come vedremo da una successiva breve analisi dell’ultimo numero della rivista. Nondimeno, un secondo motivo richiama noi che la presentiamo al pubblico culturale siracusano, l’essere una associazione che privilegia le profonde relazioni fra Italia e Germania. Lungi dal costituire un gruppo di èlite estraneo al luogo ove trascorre le proprie ricorrenze; piuttosto, miriamo a riscoprire le origini della nostra terra usufruendo dei messaggi culturali lanciati dai viaggiatori che da secoli l’hanno percorsa, soffermandosi – a volte per sempre! – nelle nostre campagne e città. Viaggiatori che hanno lasciato traccia indelebile, nel segno di quella amicizia fra i popoli che pur nella diversità, dal perenne mutamento, produce il massimo della creatività (R. Baumann). Pensiamo a Von Platen per Siracusa e a Goethe per Catania. I temi, allora: la nascita di Pozzallo; Marsala, la città dei tre mari; il mistero della cassaforte dei mille, Giuseppe Sciuti nel centenario della morte; il pozzo detto Lilibeo e la sua sacerdotessa; la grafica pubblicitario del primo ‘900; i viaggiatori a Segesta fra il XII° e il XIX° secolo…
Appare, quindi, evidente come la letteratura di viaggio – di cui si è appena concluso il festival a Roma – rappresenta il nuovo terreno da arare per questa Regione e un’impegno culturale per la Nostra Associazione che potrebbe divenire uno dei perni per la crescita della rivista.
In particolare, la dott.ssa Sicurezza, direttrice dell’archivio di Stato di Caltagirone, nonché socia fondatrice dell’Associazione da cui è scaturita la rivista, ha sottolineato la natura centrale della Sicilia nella storia della civiltà mediterranea. L’evoluzione del Bacino del Mediterraneo trova in Agorà un utile spazio di informazioni di come oggi siamo. La dott. ssa Sicurezza ha sottolineato che il campo d’indagine della rivista riguarda la storia della nostra terra, l’intera Sicilia. Un progetto ambizioso che intende raccogliere tutte le tracce di civiltà che ci hanno investito in 3000 anni di storia. Soprattutto – conclude la relatrice – Agorà dovrà pubblicare, a cominciare da Caltagirone, fino a Siracusa, Palermo, Ragusa, ogni documento su persone e cose che ci riguardano. Seguiamo quindi l’intervento:
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